
DC600M 2.5” SATA Enterprise SSD - Supporto
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Domande frequenti (FAQ)
1. Scaricare il software Kingston SSD Manager all'indirizzo https://www.kingston.com/support/technical/ssdmanager; controllare se è disponibile un aggiornamento del firmware e se ne viene consigliato l'applicazione e, in questo caso, procedere all'aggiornamento.
2. Consultare la pagina di supporto del produttore del sistema per verificare se è disponibile un aggiornamento del BIOS relativo al sistema utilizzato.
3. Verificare che il sistema operativo stia eseguendo la versione più recente e che non vi siano aggiornamenti in attesa di installazione.
4. Verificare che i driver in uso nel sistema siano aggiornati. A questo scopo, visitare la pagina di supporto del produttore del sistema e verificare se vi sono aggiornamenti disponibili per i driver.
Se il problema persiste anche dopo queste operazioni, contattare il Supporto Tecnico Kingston.
FAQ: KSD-012010-001-21
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Si tratta di un problema comune a tutte le memorie flash, siano esse drive SSD interne o drive USB esterni, dovuto in parte a una differenza nel modo in cui viene calcolato il megabyte dai produttori di memorie flash e di dischi rigidi a disco rotante. Questi ultimi calcolano il megabyte (ovvero 1.000x1.000 byte) come 1.000KB, mentre il calcolo binario per lo storage di tipo flash è di 1.024KB.
Ad esempio: nel caso di un dispositivo di storage basato su memoria flash da 1 TB, Windows calcola una capacità di 931,32 GB (1.000.000.000.000÷1.024÷1.024÷1.024=931,32GB).
Inoltre, Kingston dedica parte della capacità totale riportata per la formattazione e per altre funzioni, quali la conservazione delle informazioni del firmware e/o del controller, e pertanto tale spazio non è disponibile per la memorizzazione dei dati.
FAQ: KDT-010611-GEN-06
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FAQ: KSD-012010-001-10
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Di solito sono sufficienti i cavi SATA forniti in dotazione con la scheda madre o con il sistema. Kingston consiglia di evitare cavi SATA di bassa qualità, ove possibile.
FAQ: KSD-012010-001-23
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FAQ: KSD-012010-001-18
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FAQ: KSD-012010-001-10
Vi è stato utile?
Se invece l'unità risulta presente nel BIOS, potrebbe essere necessario inizializzare il disco nel sistema operativo.
Windows:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Windows.
Fase 2 – Premere Windows + X e selezionare Gestione disco.
Fase 3 – Se il drive SSD non è stato ancora inizializzato, verrà visualizzato un popup che richiede di inizializzare il disco.
Fase 4 – Scegliere fra:
MBR (Master Boot Record): adatto ai drive fino a 2TB e ai sistemi meno recenti.
GPT (GUID Partition Table): consigliato per i sistemi moderni e i drive di capacità maggiore di 2TB.
Fase 5 – Fare clic su OK per avviare l'inizializzazione del disco.
Fase 6 – Al termine della procedura, il drive SSD verrà contrassegnato come "non allocato". Fare clic con il tasto destro del mouse sul drive e selezionare l'opzione Nuovo volume semplice.
Fase 7 – Seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo per formattare il drive SSD e assegnargli una lettera di unità.
MacOS:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Mac.
Fase 2 – Aprire l'Utility Disco (accessibile tramite Spotlight, premendo Cmd + Spazio e digitando "Utility Disco").
Fase 3 – Sul lato sinistro dello schermo, selezionare il drive SSD.
Fase 4 – Fare clic su Erase (cancella).
Fase 5 – Digitare un nome da assegnare al drive e in Formato, scegliere:
APFS per i drive SSD e i Mac più recenti.
Mac OS Extended (Journaled) per i drive HDD e i sistemi meno recenti.
Fase 6 – Fare clic su Erase (cancella). Al termine della procedura, il drive SSD sarà pronto per l'uso.
Linux:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Linux.
Fase 2 – Aprire una finestra terminale.
Fase 3 – Digitare sudo fdisk -l per elencare tutti di drive connessi. Individuare il drive SSD in base alla sua dimensione e annotarsi il nome del dispositivo, ad esempio: /dev/sdb.
Fase 4 – Inizializzare il drive SSD con i comandi fdisk o parted. Ecco una guida di riferimento all'uso di fdisk:
Digitare sudo fdisk /dev/sdb (sostituire a "/dev/sdb" il nome del proprio drive SSD).
Premere g per creare una nuova tabella di partizione GPT.
Premere n per creare una nuova partizione. Seguire le istruzioni per specificare la dimensione e il tipo.
Premere w per scrivere le modifiche.
Fase 5 – Formattare la nuova partizione nel drive SSD (ad esempio, /dev/sdb1). Di seguito vengono indicati i comandi che consentono di scegliere il filesystem da usare per la formattazione:
Per ext4: sudo mkfs.ext4 /dev/sdb1
Per ext3: sudo mkfs.ext3 /dev/sdb1
Per FAT32: sudo mkfs.vfat /dev/sdb1
Fase 6 – Montare il drive SSD:
Creare un punto di montaggio: sudo mkdir /mnt/myssd
Montare il drive SSD: sudo mount /dev/sdb1 /mnt/myssd
Ricordarsi di sostituire "/dev/sdb1" con il nome assegnato alla partizione del drive SSD.
FAQ: KSD-012010-001-15
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FAQ: KSD-012010-001-17
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Consultare la nostra guida:
Installazione di un drive SSD interno da 2,5”
Si consiglia inoltre di clonare lil drive che si sta sostituendo. Consultate la nostra guida alla clonazione dell'unità tramite il software Acronis in dotazione.
FAQ: KSD-012010-001-02
Vi è stato utile?
Nel caso in cui ciò non fosse possibile, così come nel caso in cui la nuova unità fosse stata utilizzata per clonare i dati di una precedente unità, accertarsi che il nuovo drive venga visualizzato come unità di avvio nel BIOS del sistema, quindi confermare la selezione di unità di avvio.
FAQ: KSD-012010-001-03
Vi è stato utile?
- AHCI è l'acronimo di Advanced Host Controller Interface, uno standard tecnico di comunicazione tra il software e dispositivi SATA, che offre funzionalità non disponibili nelle precedenti modalità IDE.
- Questo standard è importante perché consente di elevare le prestazioni delle unità SATA, grazie alla funzione NCQ (Native Command Queueing), alla diminuzione della latenza e alla possibilità di sostituire a caldo le unità collegate al bus SATA.
- Per controllare se l'unità SATA sta utilizzando la modalità AHCI, accedere al BIOS del computer (in genere premendo i tasti Canc, F2, F10 o F12), individuare il menu SATA o Storage Configuration e verificare che la modalità "AHCI" sia abilitata.
- Se il sistema operativo è stato già installato e nel BIOS risulta attiva la modalità IDE, l'unità SSD funzionerà regolarmente, ma potrebbe non raggiungere le prestazioni massime.
- Kingston sconsiglia di passare dalla modalità IDE a quella AHCI all'interno del BIOS dopo l'installazione del sistema operativo, poiché questa modifica potrebbe causare il mancato avvio del sistema operativo.
FAQ: KSD-012010-001-08
Vi è stato utile?
FAQ: KSD-012010-001-09
Vi è stato utile?
Se è disponibile una nuova versione del firmware per il vostro SSD, riceverete una notifica durante l'esecuzione del software SSD Manager di Kingston, disponibile qui: www.kingston.com/ssdmanager
FAQ: KSD-012010-001-11
Vi è stato utile?
FAQ: KSD-012010-001-10
Vi è stato utile?
- AHCI è l'acronimo di Advanced Host Controller Interface, uno standard tecnico di comunicazione tra il software e dispositivi SATA, che offre funzionalità non disponibili nelle precedenti modalità IDE.
- Questo standard è importante perché consente di elevare le prestazioni delle unità SATA, grazie alla funzione NCQ (Native Command Queueing), alla diminuzione della latenza e alla possibilità di sostituire a caldo le unità collegate al bus SATA.
- Per controllare se l'unità SATA sta utilizzando la modalità AHCI, accedere al BIOS del computer (in genere premendo i tasti Canc, F2, F10 o F12), individuare il menu SATA o Storage Configuration e verificare che la modalità "AHCI" sia abilitata.
- Se il sistema operativo è stato già installato e nel BIOS risulta attiva la modalità IDE, l'unità SSD funzionerà regolarmente, ma potrebbe non raggiungere le prestazioni massime.
- Kingston sconsiglia di passare dalla modalità IDE a quella AHCI all'interno del BIOS dopo l'installazione del sistema operativo, poiché questa modifica potrebbe causare il mancato avvio del sistema operativo.
FAQ: KSD-012010-001-08
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https://www.kingston.com/blog/pc-performance/nvme-vs-sata
FAQ: KSD-012010-001-19
Vi è stato utile?
Quando si esegue una clonazione in un drive di dimensioni maggiori rispetto all'unità di provenienza, il software potrebbe non calcolare correttamente le dimensioni della partizione. In questo caso, c'è il rischio che resti dello spazio inutilizzato. Per prevenire questo problema, seguire le istruzioni di clonazione.
FAQ: KSD-012010-001-04
Vi è stato utile?
Se è disponibile una nuova versione del firmware per il vostro SSD, riceverete una notifica durante l'esecuzione del software SSD Manager di Kingston, disponibile qui: www.kingston.com/ssdmanager
FAQ: KSD-012010-001-11
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FAQ: KSD-012010-001-12
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FAQ: KSD-012010-001-13
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FAQ: KSD-012010-001-14
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Quando si esegue una clonazione in un drive di dimensioni maggiori rispetto all'unità di provenienza, il software potrebbe non calcolare correttamente le dimensioni della partizione. In questo caso, c'è il rischio che resti dello spazio inutilizzato. Per prevenire questo problema, seguire le istruzioni di clonazione.
FAQ: KSD-012010-001-04
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FAQ: KSD-012010-001-09
Vi è stato utile?
- AHCI è l'acronimo di Advanced Host Controller Interface, uno standard tecnico di comunicazione tra il software e dispositivi SATA, che offre funzionalità non disponibili nelle precedenti modalità IDE.
- Questo standard è importante perché consente di elevare le prestazioni delle unità SATA, grazie alla funzione NCQ (Native Command Queueing), alla diminuzione della latenza e alla possibilità di sostituire a caldo le unità collegate al bus SATA.
- Per controllare se l'unità SATA sta utilizzando la modalità AHCI, accedere al BIOS del computer (in genere premendo i tasti Canc, F2, F10 o F12), individuare il menu SATA o Storage Configuration e verificare che la modalità "AHCI" sia abilitata.
- Se il sistema operativo è stato già installato e nel BIOS risulta attiva la modalità IDE, l'unità SSD funzionerà regolarmente, ma potrebbe non raggiungere le prestazioni massime.
- Kingston sconsiglia di passare dalla modalità IDE a quella AHCI all'interno del BIOS dopo l'installazione del sistema operativo, poiché questa modifica potrebbe causare il mancato avvio del sistema operativo.
FAQ: KSD-012010-001-08
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FAQ: KSD-012010-001-17
Vi è stato utile?
Se invece l'unità risulta presente nel BIOS, potrebbe essere necessario inizializzare il disco nel sistema operativo.
Windows:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Windows.
Fase 2 – Premere Windows + X e selezionare Gestione disco.
Fase 3 – Se il drive SSD non è stato ancora inizializzato, verrà visualizzato un popup che richiede di inizializzare il disco.
Fase 4 – Scegliere fra:
MBR (Master Boot Record): adatto ai drive fino a 2TB e ai sistemi meno recenti.
GPT (GUID Partition Table): consigliato per i sistemi moderni e i drive di capacità maggiore di 2TB.
Fase 5 – Fare clic su OK per avviare l'inizializzazione del disco.
Fase 6 – Al termine della procedura, il drive SSD verrà contrassegnato come "non allocato". Fare clic con il tasto destro del mouse sul drive e selezionare l'opzione Nuovo volume semplice.
Fase 7 – Seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo per formattare il drive SSD e assegnargli una lettera di unità.
MacOS:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Mac.
Fase 2 – Aprire l'Utility Disco (accessibile tramite Spotlight, premendo Cmd + Spazio e digitando "Utility Disco").
Fase 3 – Sul lato sinistro dello schermo, selezionare il drive SSD.
Fase 4 – Fare clic su Erase (cancella).
Fase 5 – Digitare un nome da assegnare al drive e in Formato, scegliere:
APFS per i drive SSD e i Mac più recenti.
Mac OS Extended (Journaled) per i drive HDD e i sistemi meno recenti.
Fase 6 – Fare clic su Erase (cancella). Al termine della procedura, il drive SSD sarà pronto per l'uso.
Linux:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Linux.
Fase 2 – Aprire una finestra terminale.
Fase 3 – Digitare sudo fdisk -l per elencare tutti di drive connessi. Individuare il drive SSD in base alla sua dimensione e annotarsi il nome del dispositivo, ad esempio: /dev/sdb.
Fase 4 – Inizializzare il drive SSD con i comandi fdisk o parted. Ecco una guida di riferimento all'uso di fdisk:
Digitare sudo fdisk /dev/sdb (sostituire a "/dev/sdb" il nome del proprio drive SSD).
Premere g per creare una nuova tabella di partizione GPT.
Premere n per creare una nuova partizione. Seguire le istruzioni per specificare la dimensione e il tipo.
Premere w per scrivere le modifiche.
Fase 5 – Formattare la nuova partizione nel drive SSD (ad esempio, /dev/sdb1). Di seguito vengono indicati i comandi che consentono di scegliere il filesystem da usare per la formattazione:
Per ext4: sudo mkfs.ext4 /dev/sdb1
Per ext3: sudo mkfs.ext3 /dev/sdb1
Per FAT32: sudo mkfs.vfat /dev/sdb1
Fase 6 – Montare il drive SSD:
Creare un punto di montaggio: sudo mkdir /mnt/myssd
Montare il drive SSD: sudo mount /dev/sdb1 /mnt/myssd
Ricordarsi di sostituire "/dev/sdb1" con il nome assegnato alla partizione del drive SSD.
FAQ: KSD-012010-001-15
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FAQ: KSD-012010-001-18
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Quando si esegue una clonazione in un drive di dimensioni maggiori rispetto all'unità di provenienza, il software potrebbe non calcolare correttamente le dimensioni della partizione. In questo caso, c'è il rischio che resti dello spazio inutilizzato. Per prevenire questo problema, seguire le istruzioni di clonazione.
FAQ: KSD-012010-001-04
Vi è stato utile?
FAQ: KSD-012010-001-09
Vi è stato utile?
- AHCI è l'acronimo di Advanced Host Controller Interface, uno standard tecnico di comunicazione tra il software e dispositivi SATA, che offre funzionalità non disponibili nelle precedenti modalità IDE.
- Questo standard è importante perché consente di elevare le prestazioni delle unità SATA, grazie alla funzione NCQ (Native Command Queueing), alla diminuzione della latenza e alla possibilità di sostituire a caldo le unità collegate al bus SATA.
- Per controllare se l'unità SATA sta utilizzando la modalità AHCI, accedere al BIOS del computer (in genere premendo i tasti Canc, F2, F10 o F12), individuare il menu SATA o Storage Configuration e verificare che la modalità "AHCI" sia abilitata.
- Se il sistema operativo è stato già installato e nel BIOS risulta attiva la modalità IDE, l'unità SSD funzionerà regolarmente, ma potrebbe non raggiungere le prestazioni massime.
- Kingston sconsiglia di passare dalla modalità IDE a quella AHCI all'interno del BIOS dopo l'installazione del sistema operativo, poiché questa modifica potrebbe causare il mancato avvio del sistema operativo.
FAQ: KSD-012010-001-08
Vi è stato utile?
Nel caso in cui ciò non fosse possibile, così come nel caso in cui la nuova unità fosse stata utilizzata per clonare i dati di una precedente unità, accertarsi che il nuovo drive venga visualizzato come unità di avvio nel BIOS del sistema, quindi confermare la selezione di unità di avvio.
FAQ: KSD-012010-001-03
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Consultare la nostra guida:
Installazione di un drive SSD interno da 2,5”
Si consiglia inoltre di clonare lil drive che si sta sostituendo. Consultate la nostra guida alla clonazione dell'unità tramite il software Acronis in dotazione.
FAQ: KSD-012010-001-02
Vi è stato utile?
Se invece l'unità risulta presente nel BIOS, potrebbe essere necessario inizializzare il disco nel sistema operativo.
Windows:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Windows.
Fase 2 – Premere Windows + X e selezionare Gestione disco.
Fase 3 – Se il drive SSD non è stato ancora inizializzato, verrà visualizzato un popup che richiede di inizializzare il disco.
Fase 4 – Scegliere fra:
MBR (Master Boot Record): adatto ai drive fino a 2TB e ai sistemi meno recenti.
GPT (GUID Partition Table): consigliato per i sistemi moderni e i drive di capacità maggiore di 2TB.
Fase 5 – Fare clic su OK per avviare l'inizializzazione del disco.
Fase 6 – Al termine della procedura, il drive SSD verrà contrassegnato come "non allocato". Fare clic con il tasto destro del mouse sul drive e selezionare l'opzione Nuovo volume semplice.
Fase 7 – Seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo per formattare il drive SSD e assegnargli una lettera di unità.
MacOS:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Mac.
Fase 2 – Aprire l'Utility Disco (accessibile tramite Spotlight, premendo Cmd + Spazio e digitando "Utility Disco").
Fase 3 – Sul lato sinistro dello schermo, selezionare il drive SSD.
Fase 4 – Fare clic su Erase (cancella).
Fase 5 – Digitare un nome da assegnare al drive e in Formato, scegliere:
APFS per i drive SSD e i Mac più recenti.
Mac OS Extended (Journaled) per i drive HDD e i sistemi meno recenti.
Fase 6 – Fare clic su Erase (cancella). Al termine della procedura, il drive SSD sarà pronto per l'uso.
Linux:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Linux.
Fase 2 – Aprire una finestra terminale.
Fase 3 – Digitare sudo fdisk -l per elencare tutti di drive connessi. Individuare il drive SSD in base alla sua dimensione e annotarsi il nome del dispositivo, ad esempio: /dev/sdb.
Fase 4 – Inizializzare il drive SSD con i comandi fdisk o parted. Ecco una guida di riferimento all'uso di fdisk:
Digitare sudo fdisk /dev/sdb (sostituire a "/dev/sdb" il nome del proprio drive SSD).
Premere g per creare una nuova tabella di partizione GPT.
Premere n per creare una nuova partizione. Seguire le istruzioni per specificare la dimensione e il tipo.
Premere w per scrivere le modifiche.
Fase 5 – Formattare la nuova partizione nel drive SSD (ad esempio, /dev/sdb1). Di seguito vengono indicati i comandi che consentono di scegliere il filesystem da usare per la formattazione:
Per ext4: sudo mkfs.ext4 /dev/sdb1
Per ext3: sudo mkfs.ext3 /dev/sdb1
Per FAT32: sudo mkfs.vfat /dev/sdb1
Fase 6 – Montare il drive SSD:
Creare un punto di montaggio: sudo mkdir /mnt/myssd
Montare il drive SSD: sudo mount /dev/sdb1 /mnt/myssd
Ricordarsi di sostituire "/dev/sdb1" con il nome assegnato alla partizione del drive SSD.
FAQ: KSD-012010-001-15
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FAQ: KSD-012010-001-17
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FAQ: KSD-012010-001-14
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FAQ: KSD-012010-001-13
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Se è disponibile una nuova versione del firmware per il vostro SSD, riceverete una notifica durante l'esecuzione del software SSD Manager di Kingston, disponibile qui: www.kingston.com/ssdmanager
FAQ: KSD-012010-001-11
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