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support category ssd
DC600M SSD (SEDC600M)

DC600M 2.5” SATA Enterprise SSD - Supporto

Domande frequenti (FAQ)

È possibile che si sia verificato un problema di incompatibilità. Per risolverlo, provare ad effettuare le operazioni che seguono:

1. Scaricare il software Kingston SSD Manager all'indirizzo https://www.kingston.com/support/technical/ssdmanager; controllare se è disponibile un aggiornamento del firmware e se ne viene consigliato l'applicazione e, in questo caso, procedere all'aggiornamento.
2. Consultare la pagina di supporto del produttore del sistema per verificare se è disponibile un aggiornamento del BIOS relativo al sistema utilizzato.
3. Verificare che il sistema operativo stia eseguendo la versione più recente e che non vi siano aggiornamenti in attesa di installazione.
4. Verificare che i driver in uso nel sistema siano aggiornati. A questo scopo, visitare la pagina di supporto del produttore del sistema e verificare se vi sono aggiornamenti disponibili per i driver.

Se il problema persiste anche dopo queste operazioni, contattare il Supporto Tecnico Kingston.

FAQ: KSD-012010-001-21

Vi è stato utile?

Si tratta di un problema comune a tutte le memorie flash, siano esse drive SSD interne o drive USB esterni, dovuto in parte a una differenza nel modo in cui viene calcolato il megabyte dai produttori di memorie flash e di dischi rigidi a disco rotante. Questi ultimi calcolano il megabyte (ovvero 1.000x1.000 byte) come 1.000KB, mentre il calcolo binario per lo storage di tipo flash è di 1.024KB.

Ad esempio: nel caso di un dispositivo di storage basato su memoria flash da 1 TB, Windows calcola una capacità di 931,32 GB (1.000.000.000.000÷1.024÷1.024÷1.024=931,32GB).

Inoltre, Kingston dedica parte della capacità totale riportata per la formattazione e per altre funzioni, quali la conservazione delle informazioni del firmware e/o del controller, e pertanto tale spazio non è disponibile per la memorizzazione dei dati.

FAQ: KDT-010611-GEN-06

Vi è stato utile?

I drive Kingston SATA III (6Gb/s) sono retrocompatibili con le porte SATA II (3Gb/s). Tuttavia, in questo caso il drive SATA III Kingston vedrà limitare le sue prestazioni allo standard SATA II. Purtroppo non è possibile garantire il corretto funzionamento dei drive SATA III che vengono collegati alle porte SATA I.

FAQ: KSD-012010-001-10

Vi è stato utile?

I drive Kingston SATA III (6Gb/s) sono retrocompatibili con le porte SATA II (3Gb/s). Tuttavia, in questo caso il drive SATA III Kingston vedrà limitare le sue prestazioni allo standard SATA II. Purtroppo non è possibile garantire il corretto funzionamento dei drive SATA III che vengono collegati alle porte SATA I.

FAQ: KSD-012010-001-10

Vi è stato utile?

Per prima cosa, occorre verificare che il drive SSD risulti visibile nel BIOS del sistema. Accedere al BIOS (in genere premendo i tasti Canc, F2, F10 o F12) e navigare nel menu di configurazione dello storage per accertarsi che l'unità sia presente e correttamente identificata. Se l'unità non risulta presente, spegnere il sistema, controllare l'installazione e i collegamenti così da accertarsi che il drive sia stato correttamente inserito e collegato. 

Se invece l'unità risulta presente nel BIOS, potrebbe essere necessario inizializzare il disco nel sistema operativo.

Windows:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Windows.
Fase 2 – Premere Windows + X e selezionare Gestione disco.
Fase 3 – Se il drive SSD non è stato ancora inizializzato, verrà visualizzato un popup che richiede di inizializzare il disco.
Fase 4 – Scegliere fra:
MBR (Master Boot Record): adatto ai drive fino a 2TB e ai sistemi meno recenti.
GPT (GUID Partition Table): consigliato per i sistemi moderni e i drive di capacità maggiore di 2TB.
Fase 5 – Fare clic su OK per avviare l'inizializzazione del disco.
Fase 6 – Al termine della procedura, il drive SSD verrà contrassegnato come "non allocato". Fare clic con il tasto destro del mouse sul drive e selezionare l'opzione Nuovo volume semplice.
Fase 7 – Seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo per formattare il drive SSD e assegnargli una lettera di unità.

MacOS:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Mac.
Fase 2 – Aprire l'Utility Disco (accessibile tramite Spotlight, premendo Cmd + Spazio e digitando "Utility Disco").
Fase 3 – Sul lato sinistro dello schermo, selezionare il drive SSD.
Fase 4 – Fare clic su Erase (cancella).
Fase 5 – Digitare un nome da assegnare al drive e in Formato, scegliere:
APFS per i drive SSD e i Mac più recenti.
Mac OS Extended (Journaled) per i drive HDD e i sistemi meno recenti.
Fase 6 – Fare clic su Erase (cancella). Al termine della procedura, il drive SSD sarà pronto per l'uso.

Linux:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Linux.
Fase 2 – Aprire una finestra terminale.
Fase 3 – Digitare sudo fdisk -l per elencare tutti di drive connessi. Individuare il drive SSD in base alla sua dimensione e annotarsi il nome del dispositivo, ad esempio: /dev/sdb.
Fase 4 – Inizializzare il drive SSD con i comandi fdisk o parted. Ecco una guida di riferimento all'uso di fdisk:
Digitare sudo fdisk /dev/sdb (sostituire a "/dev/sdb" il nome del proprio drive SSD).
Premere g per creare una nuova tabella di partizione GPT.
Premere n per creare una nuova partizione. Seguire le istruzioni per specificare la dimensione e il tipo.
Premere w per scrivere le modifiche.
Fase 5 – Formattare la nuova partizione nel drive SSD (ad esempio, /dev/sdb1). Di seguito vengono indicati i comandi che consentono di scegliere il filesystem da usare per la formattazione:
Per ext4: sudo mkfs.ext4 /dev/sdb1
Per ext3: sudo mkfs.ext3 /dev/sdb1
Per FAT32: sudo mkfs.vfat /dev/sdb1
Fase 6 – Montare il drive SSD:
Creare un punto di montaggio: sudo mkdir /mnt/myssd
Montare il drive SSD: sudo mount /dev/sdb1 /mnt/myssd
Ricordarsi di sostituire "/dev/sdb1" con il nome assegnato alla partizione del drive SSD.

FAQ: KSD-012010-001-15

Vi è stato utile?

Alcune schede madri applicano limitazioni alle porte SATA quando vi sono altre periferiche collegate alla scheda madre. Ad esempio, un connettore SATA può risultare disabilitato quando risulta in uso un drive SSD NVMe o M.2 SATA nello slot M.2 della scheda madre. Consultare la documentazione di supporto della scheda madre, facendo riferimento alle sezioni e/o alle tabelle relative all'installazione dello storage.

FAQ: KSD-012010-001-17

Vi è stato utile?

Fare clic sul link seguente per conoscere la procedura di installazione di un drive SSD da 2,5" in un notebook:
https://www.kingston.com/blog/pc-performance/install-2-5-inch-ssd

Computer desktop (Video):
https://www.kingston.com/video/play?videoId=RmjwKbJ4biUkKkAAmG7VOatemUJdnwTKGEqj9s2vbovKGfsg18iNhiM-UfxwN2aJ0Ltg9YicryR-pSSa4GLPmA2&start=0&autoPlay=True&chromeless=False&texttrack=en-US

FAQ: KSD-012010-001-02

Vi è stato utile?

Il modo più semplice per esser certi che il drive SSD funga da unità di avvio è assicurarsi che sia l'unico dispositivo di storage presente nel sistema durante l'installazione.
Nel caso in cui ciò non fosse possibile, così come nel caso in cui la nuova unità fosse stata utilizzata per clonare i dati di una precedente unità, accertarsi che il nuovo drive venga visualizzato come unità di avvio nel BIOS del sistema, quindi confermare la selezione di unità di avvio.

FAQ: KSD-012010-001-03

Vi è stato utile?

  • AHCI è l'acronimo di Advanced Host Controller Interface, uno standard tecnico di comunicazione tra il software e dispositivi SATA, che offre funzionalità non disponibili nelle precedenti modalità IDE.
  • Questo standard è importante perché consente di elevare le prestazioni delle unità SATA, grazie alla funzione NCQ (Native Command Queueing), alla diminuzione della latenza e alla possibilità di sostituire a caldo le unità collegate al bus SATA.
  • Per controllare se l'unità SATA sta utilizzando la modalità AHCI, accedere al BIOS del computer (in genere premendo i tasti Canc, F2, F10 o F12), individuare il menu SATA o Storage Configuration e verificare che la modalità "AHCI" sia abilitata.
  • Se il sistema operativo è stato già installato e nel BIOS risulta attiva la modalità IDE, l'unità SSD funzionerà regolarmente, ma potrebbe non raggiungere le prestazioni massime.
  • Kingston sconsiglia di passare dalla modalità IDE a quella AHCI all'interno del BIOS dopo l'installazione del sistema operativo, poiché questa modifica potrebbe causare il mancato avvio del sistema operativo.

FAQ: KSD-012010-001-08

Vi è stato utile?

Per ottenere prestazioni e affidabilità ottimali, Kingston sconsiglia di usare i connettori di ripartizione energetica Molex, preferendo l'uso di connettori standard SATA a 15 pin, che viene di solito collegato direttamente all'alimentatore.

FAQ: KSD-012010-001-09

Vi è stato utile?

In commercio esistono tanti tipi di alloggiamenti per SSD esterni. Kingston si adopera per assicurare la compatibilità con tutti i tipi di sistemi, ma talvolta possono verificarsi delle incompatibilità. Se i problemi con un determinato alloggiamento esterno persistono, è consigliabile provare a usare un alloggiamento diverso.

FAQ: KSD-012010-001-18

Vi è stato utile?

Il firmware è un software integrato nell'SSD che ne gestisce il funzionamento, inclusa la comunicazione con il sistema host, la memorizzazione e il recupero dei dati, il livellamento dell'usura e la correzione degli errori. Kingston consiglia di mantenere sempre aggiornato il firmware alla versione più recente.

Se è disponibile una nuova versione del firmware per il vostro SSD, riceverete una notifica durante l'esecuzione del software SSD Manager di Kingston, disponibile qui: www.kingston.com/ssdmanager

FAQ: KSD-012010-001-11

Vi è stato utile?

I drive Kingston SATA III (6Gb/s) sono retrocompatibili con le porte SATA II (3Gb/s). Tuttavia, in questo caso il drive SATA III Kingston vedrà limitare le sue prestazioni allo standard SATA II. Purtroppo non è possibile garantire il corretto funzionamento dei drive SATA III che vengono collegati alle porte SATA I.

FAQ: KSD-012010-001-10

Vi è stato utile?

  • AHCI è l'acronimo di Advanced Host Controller Interface, uno standard tecnico di comunicazione tra il software e dispositivi SATA, che offre funzionalità non disponibili nelle precedenti modalità IDE.
  • Questo standard è importante perché consente di elevare le prestazioni delle unità SATA, grazie alla funzione NCQ (Native Command Queueing), alla diminuzione della latenza e alla possibilità di sostituire a caldo le unità collegate al bus SATA.
  • Per controllare se l'unità SATA sta utilizzando la modalità AHCI, accedere al BIOS del computer (in genere premendo i tasti Canc, F2, F10 o F12), individuare il menu SATA o Storage Configuration e verificare che la modalità "AHCI" sia abilitata.
  • Se il sistema operativo è stato già installato e nel BIOS risulta attiva la modalità IDE, l'unità SSD funzionerà regolarmente, ma potrebbe non raggiungere le prestazioni massime.
  • Kingston sconsiglia di passare dalla modalità IDE a quella AHCI all'interno del BIOS dopo l'installazione del sistema operativo, poiché questa modifica potrebbe causare il mancato avvio del sistema operativo.

FAQ: KSD-012010-001-08

Vi è stato utile?

Fare clic qui per conoscere le differenze tra queste due diverse tipologie di drive SSD.
https://www.kingston.com/blog/pc-performance/nvme-vs-sata

FAQ: KSD-012010-001-19

Vi è stato utile?

Quando si esegue una clonazione in un drive di dimensioni maggiori rispetto all'unità di provenienza, il software potrebbe non calcolare correttamente le dimensioni della partizione. In questo caso, c'è il rischio che resti dello spazio inutilizzato. Per prevenire questo problema, seguire le istruzioni di clonazione che forniamo qui: www.kingston.com/cloning

FAQ: KSD-012010-001-04

Vi è stato utile?

Il firmware è un software integrato nell'SSD che ne gestisce il funzionamento, inclusa la comunicazione con il sistema host, la memorizzazione e il recupero dei dati, il livellamento dell'usura e la correzione degli errori. Kingston consiglia di mantenere sempre aggiornato il firmware alla versione più recente.

Se è disponibile una nuova versione del firmware per il vostro SSD, riceverete una notifica durante l'esecuzione del software SSD Manager di Kingston, disponibile qui: www.kingston.com/ssdmanager

FAQ: KSD-012010-001-11

Vi è stato utile?

Al momento Kingston non offre la possibilità di aggiornare il firmware in DOS.

FAQ: KSD-012010-001-12

Vi è stato utile?

A meno che non venga esplicitamente richiesto, l'aggiornamento del firmware non cancella i dati presenti nell'unità SSD. Tuttavia, Kingston consiglia di eseguire il backup di tutti i dati presenti sul drive di destinazione prima di procedere con l'aggiornamento del firmware.

FAQ: KSD-012010-001-13

Vi è stato utile?

Kingston sconsiglia di aggiornare il firmware del drive tramite l'alloggiamento USB, sebbene ciò sia comunque possibile. La corretta procedura di aggiornamento vuole che l'unità SSD da aggiornare sia collegata in modo diretto alla porta del sistema (ad esempio, SATA o NVMe).

FAQ: KSD-012010-001-14

Vi è stato utile?

Quando si esegue una clonazione in un drive di dimensioni maggiori rispetto all'unità di provenienza, il software potrebbe non calcolare correttamente le dimensioni della partizione. In questo caso, c'è il rischio che resti dello spazio inutilizzato. Per prevenire questo problema, seguire le istruzioni di clonazione che forniamo qui: www.kingston.com/cloning

FAQ: KSD-012010-001-04

Vi è stato utile?

Per ottenere prestazioni e affidabilità ottimali, Kingston sconsiglia di usare i connettori di ripartizione energetica Molex, preferendo l'uso di connettori standard SATA a 15 pin, che viene di solito collegato direttamente all'alimentatore.

FAQ: KSD-012010-001-09

Vi è stato utile?

  • AHCI è l'acronimo di Advanced Host Controller Interface, uno standard tecnico di comunicazione tra il software e dispositivi SATA, che offre funzionalità non disponibili nelle precedenti modalità IDE.
  • Questo standard è importante perché consente di elevare le prestazioni delle unità SATA, grazie alla funzione NCQ (Native Command Queueing), alla diminuzione della latenza e alla possibilità di sostituire a caldo le unità collegate al bus SATA.
  • Per controllare se l'unità SATA sta utilizzando la modalità AHCI, accedere al BIOS del computer (in genere premendo i tasti Canc, F2, F10 o F12), individuare il menu SATA o Storage Configuration e verificare che la modalità "AHCI" sia abilitata.
  • Se il sistema operativo è stato già installato e nel BIOS risulta attiva la modalità IDE, l'unità SSD funzionerà regolarmente, ma potrebbe non raggiungere le prestazioni massime.
  • Kingston sconsiglia di passare dalla modalità IDE a quella AHCI all'interno del BIOS dopo l'installazione del sistema operativo, poiché questa modifica potrebbe causare il mancato avvio del sistema operativo.

FAQ: KSD-012010-001-08

Vi è stato utile?

Alcune schede madri applicano limitazioni alle porte SATA quando vi sono altre periferiche collegate alla scheda madre. Ad esempio, un connettore SATA può risultare disabilitato quando risulta in uso un drive SSD NVMe o M.2 SATA nello slot M.2 della scheda madre. Consultare la documentazione di supporto della scheda madre, facendo riferimento alle sezioni e/o alle tabelle relative all'installazione dello storage.

FAQ: KSD-012010-001-17

Vi è stato utile?

Per prima cosa, occorre verificare che il drive SSD risulti visibile nel BIOS del sistema. Accedere al BIOS (in genere premendo i tasti Canc, F2, F10 o F12) e navigare nel menu di configurazione dello storage per accertarsi che l'unità sia presente e correttamente identificata. Se l'unità non risulta presente, spegnere il sistema, controllare l'installazione e i collegamenti così da accertarsi che il drive sia stato correttamente inserito e collegato. 

Se invece l'unità risulta presente nel BIOS, potrebbe essere necessario inizializzare il disco nel sistema operativo.

Windows:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Windows.
Fase 2 – Premere Windows + X e selezionare Gestione disco.
Fase 3 – Se il drive SSD non è stato ancora inizializzato, verrà visualizzato un popup che richiede di inizializzare il disco.
Fase 4 – Scegliere fra:
MBR (Master Boot Record): adatto ai drive fino a 2TB e ai sistemi meno recenti.
GPT (GUID Partition Table): consigliato per i sistemi moderni e i drive di capacità maggiore di 2TB.
Fase 5 – Fare clic su OK per avviare l'inizializzazione del disco.
Fase 6 – Al termine della procedura, il drive SSD verrà contrassegnato come "non allocato". Fare clic con il tasto destro del mouse sul drive e selezionare l'opzione Nuovo volume semplice.
Fase 7 – Seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo per formattare il drive SSD e assegnargli una lettera di unità.

MacOS:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Mac.
Fase 2 – Aprire l'Utility Disco (accessibile tramite Spotlight, premendo Cmd + Spazio e digitando "Utility Disco").
Fase 3 – Sul lato sinistro dello schermo, selezionare il drive SSD.
Fase 4 – Fare clic su Erase (cancella).
Fase 5 – Digitare un nome da assegnare al drive e in Formato, scegliere:
APFS per i drive SSD e i Mac più recenti.
Mac OS Extended (Journaled) per i drive HDD e i sistemi meno recenti.
Fase 6 – Fare clic su Erase (cancella). Al termine della procedura, il drive SSD sarà pronto per l'uso.

Linux:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Linux.
Fase 2 – Aprire una finestra terminale.
Fase 3 – Digitare sudo fdisk -l per elencare tutti di drive connessi. Individuare il drive SSD in base alla sua dimensione e annotarsi il nome del dispositivo, ad esempio: /dev/sdb.
Fase 4 – Inizializzare il drive SSD con i comandi fdisk o parted. Ecco una guida di riferimento all'uso di fdisk:
Digitare sudo fdisk /dev/sdb (sostituire a "/dev/sdb" il nome del proprio drive SSD).
Premere g per creare una nuova tabella di partizione GPT.
Premere n per creare una nuova partizione. Seguire le istruzioni per specificare la dimensione e il tipo.
Premere w per scrivere le modifiche.
Fase 5 – Formattare la nuova partizione nel drive SSD (ad esempio, /dev/sdb1). Di seguito vengono indicati i comandi che consentono di scegliere il filesystem da usare per la formattazione:
Per ext4: sudo mkfs.ext4 /dev/sdb1
Per ext3: sudo mkfs.ext3 /dev/sdb1
Per FAT32: sudo mkfs.vfat /dev/sdb1
Fase 6 – Montare il drive SSD:
Creare un punto di montaggio: sudo mkdir /mnt/myssd
Montare il drive SSD: sudo mount /dev/sdb1 /mnt/myssd
Ricordarsi di sostituire "/dev/sdb1" con il nome assegnato alla partizione del drive SSD.

FAQ: KSD-012010-001-15

Vi è stato utile?

In commercio esistono tanti tipi di alloggiamenti per SSD esterni. Kingston si adopera per assicurare la compatibilità con tutti i tipi di sistemi, ma talvolta possono verificarsi delle incompatibilità. Se i problemi con un determinato alloggiamento esterno persistono, è consigliabile provare a usare un alloggiamento diverso.

FAQ: KSD-012010-001-18

Vi è stato utile?

Quando si esegue una clonazione in un drive di dimensioni maggiori rispetto all'unità di provenienza, il software potrebbe non calcolare correttamente le dimensioni della partizione. In questo caso, c'è il rischio che resti dello spazio inutilizzato. Per prevenire questo problema, seguire le istruzioni di clonazione che forniamo qui: www.kingston.com/cloning

FAQ: KSD-012010-001-04

Vi è stato utile?

Per ottenere prestazioni e affidabilità ottimali, Kingston sconsiglia di usare i connettori di ripartizione energetica Molex, preferendo l'uso di connettori standard SATA a 15 pin, che viene di solito collegato direttamente all'alimentatore.

FAQ: KSD-012010-001-09

Vi è stato utile?

  • AHCI è l'acronimo di Advanced Host Controller Interface, uno standard tecnico di comunicazione tra il software e dispositivi SATA, che offre funzionalità non disponibili nelle precedenti modalità IDE.
  • Questo standard è importante perché consente di elevare le prestazioni delle unità SATA, grazie alla funzione NCQ (Native Command Queueing), alla diminuzione della latenza e alla possibilità di sostituire a caldo le unità collegate al bus SATA.
  • Per controllare se l'unità SATA sta utilizzando la modalità AHCI, accedere al BIOS del computer (in genere premendo i tasti Canc, F2, F10 o F12), individuare il menu SATA o Storage Configuration e verificare che la modalità "AHCI" sia abilitata.
  • Se il sistema operativo è stato già installato e nel BIOS risulta attiva la modalità IDE, l'unità SSD funzionerà regolarmente, ma potrebbe non raggiungere le prestazioni massime.
  • Kingston sconsiglia di passare dalla modalità IDE a quella AHCI all'interno del BIOS dopo l'installazione del sistema operativo, poiché questa modifica potrebbe causare il mancato avvio del sistema operativo.

FAQ: KSD-012010-001-08

Vi è stato utile?

Il modo più semplice per esser certi che il drive SSD funga da unità di avvio è assicurarsi che sia l'unico dispositivo di storage presente nel sistema durante l'installazione.
Nel caso in cui ciò non fosse possibile, così come nel caso in cui la nuova unità fosse stata utilizzata per clonare i dati di una precedente unità, accertarsi che il nuovo drive venga visualizzato come unità di avvio nel BIOS del sistema, quindi confermare la selezione di unità di avvio.

FAQ: KSD-012010-001-03

Vi è stato utile?

Fare clic sul link seguente per conoscere la procedura di installazione di un drive SSD da 2,5" in un notebook:
https://www.kingston.com/blog/pc-performance/install-2-5-inch-ssd

Computer desktop (Video):
https://www.kingston.com/video/play?videoId=RmjwKbJ4biUkKkAAmG7VOatemUJdnwTKGEqj9s2vbovKGfsg18iNhiM-UfxwN2aJ0Ltg9YicryR-pSSa4GLPmA2&start=0&autoPlay=True&chromeless=False&texttrack=en-US

FAQ: KSD-012010-001-02

Vi è stato utile?

Per prima cosa, occorre verificare che il drive SSD risulti visibile nel BIOS del sistema. Accedere al BIOS (in genere premendo i tasti Canc, F2, F10 o F12) e navigare nel menu di configurazione dello storage per accertarsi che l'unità sia presente e correttamente identificata. Se l'unità non risulta presente, spegnere il sistema, controllare l'installazione e i collegamenti così da accertarsi che il drive sia stato correttamente inserito e collegato. 

Se invece l'unità risulta presente nel BIOS, potrebbe essere necessario inizializzare il disco nel sistema operativo.

Windows:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Windows.
Fase 2 – Premere Windows + X e selezionare Gestione disco.
Fase 3 – Se il drive SSD non è stato ancora inizializzato, verrà visualizzato un popup che richiede di inizializzare il disco.
Fase 4 – Scegliere fra:
MBR (Master Boot Record): adatto ai drive fino a 2TB e ai sistemi meno recenti.
GPT (GUID Partition Table): consigliato per i sistemi moderni e i drive di capacità maggiore di 2TB.
Fase 5 – Fare clic su OK per avviare l'inizializzazione del disco.
Fase 6 – Al termine della procedura, il drive SSD verrà contrassegnato come "non allocato". Fare clic con il tasto destro del mouse sul drive e selezionare l'opzione Nuovo volume semplice.
Fase 7 – Seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo per formattare il drive SSD e assegnargli una lettera di unità.

MacOS:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Mac.
Fase 2 – Aprire l'Utility Disco (accessibile tramite Spotlight, premendo Cmd + Spazio e digitando "Utility Disco").
Fase 3 – Sul lato sinistro dello schermo, selezionare il drive SSD.
Fase 4 – Fare clic su Erase (cancella).
Fase 5 – Digitare un nome da assegnare al drive e in Formato, scegliere:
APFS per i drive SSD e i Mac più recenti.
Mac OS Extended (Journaled) per i drive HDD e i sistemi meno recenti.
Fase 6 – Fare clic su Erase (cancella). Al termine della procedura, il drive SSD sarà pronto per l'uso.

Linux:
Fase 1 – Accertarsi che il drive sia collegato correttamente e accendere il dispositivo per avviare il sistema operativo Linux.
Fase 2 – Aprire una finestra terminale.
Fase 3 – Digitare sudo fdisk -l per elencare tutti di drive connessi. Individuare il drive SSD in base alla sua dimensione e annotarsi il nome del dispositivo, ad esempio: /dev/sdb.
Fase 4 – Inizializzare il drive SSD con i comandi fdisk o parted. Ecco una guida di riferimento all'uso di fdisk:
Digitare sudo fdisk /dev/sdb (sostituire a "/dev/sdb" il nome del proprio drive SSD).
Premere g per creare una nuova tabella di partizione GPT.
Premere n per creare una nuova partizione. Seguire le istruzioni per specificare la dimensione e il tipo.
Premere w per scrivere le modifiche.
Fase 5 – Formattare la nuova partizione nel drive SSD (ad esempio, /dev/sdb1). Di seguito vengono indicati i comandi che consentono di scegliere il filesystem da usare per la formattazione:
Per ext4: sudo mkfs.ext4 /dev/sdb1
Per ext3: sudo mkfs.ext3 /dev/sdb1
Per FAT32: sudo mkfs.vfat /dev/sdb1
Fase 6 – Montare il drive SSD:
Creare un punto di montaggio: sudo mkdir /mnt/myssd
Montare il drive SSD: sudo mount /dev/sdb1 /mnt/myssd
Ricordarsi di sostituire "/dev/sdb1" con il nome assegnato alla partizione del drive SSD.

FAQ: KSD-012010-001-15

Vi è stato utile?

Alcune schede madri applicano limitazioni alle porte SATA quando vi sono altre periferiche collegate alla scheda madre. Ad esempio, un connettore SATA può risultare disabilitato quando risulta in uso un drive SSD NVMe o M.2 SATA nello slot M.2 della scheda madre. Consultare la documentazione di supporto della scheda madre, facendo riferimento alle sezioni e/o alle tabelle relative all'installazione dello storage.

FAQ: KSD-012010-001-17

Vi è stato utile?

Kingston sconsiglia di aggiornare il firmware del drive tramite l'alloggiamento USB, sebbene ciò sia comunque possibile. La corretta procedura di aggiornamento vuole che l'unità SSD da aggiornare sia collegata in modo diretto alla porta del sistema (ad esempio, SATA o NVMe).

FAQ: KSD-012010-001-14

Vi è stato utile?

A meno che non venga esplicitamente richiesto, l'aggiornamento del firmware non cancella i dati presenti nell'unità SSD. Tuttavia, Kingston consiglia di eseguire il backup di tutti i dati presenti sul drive di destinazione prima di procedere con l'aggiornamento del firmware.

FAQ: KSD-012010-001-13

Vi è stato utile?

Al momento Kingston non offre la possibilità di aggiornare il firmware in DOS.

FAQ: KSD-012010-001-12

Vi è stato utile?

Il firmware è un software integrato nell'SSD che ne gestisce il funzionamento, inclusa la comunicazione con il sistema host, la memorizzazione e il recupero dei dati, il livellamento dell'usura e la correzione degli errori. Kingston consiglia di mantenere sempre aggiornato il firmware alla versione più recente.

Se è disponibile una nuova versione del firmware per il vostro SSD, riceverete una notifica durante l'esecuzione del software SSD Manager di Kingston, disponibile qui: www.kingston.com/ssdmanager

FAQ: KSD-012010-001-11

Vi è stato utile?

I drive Kingston SATA III (6Gb/s) sono retrocompatibili con le porte SATA II (3Gb/s). Tuttavia, in questo caso il drive SATA III Kingston vedrà limitare le sue prestazioni allo standard SATA II. Purtroppo non è possibile garantire il corretto funzionamento dei drive SATA III che vengono collegati alle porte SATA I.

FAQ: KSD-012010-001-10

Vi è stato utile?

In commercio esistono tanti tipi di alloggiamenti per SSD esterni. Kingston si adopera per assicurare la compatibilità con tutti i tipi di sistemi, ma talvolta possono verificarsi delle incompatibilità. Se i problemi con un determinato alloggiamento esterno persistono, è consigliabile provare a usare un alloggiamento diverso.

FAQ: KSD-012010-001-18

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