Chiedete a un esperto
La definizione della soluzione più adeguata richiede un'approfondita conoscenza degli obiettivi di sicurezza dei progetti. Lasciatevi guidare dagli esperti Kingston.
Chiedete a un espertoOra che i software DLP e di gestione della sicuerzza degli endpoint sono divenuti parte integrante delle strategie complessive di protezione dei sistemi, insieme con le tecnologie di sicurezza informatica in continua evoluzione, l'attenzione si va spostando sulle persone. Più specificamente, la sicurezza dei dati può essere garantita solo se gli utenti sono messi in condizione di non fungere da "anello debole" di quella catena con cui ci si vuole difendere dagli attacchi alla sicurezza e dalla perdita dei dati. La gestione dei dispositivi - e il suo contributo per la sicurezza degli endpoint - non è mai stata così importante.
La questione si lega all'incidenza del fenomeno cd. BYOD (Bring Your Own Device - lavorare con il proprio dispositivo) e all'impiego disinvolto di dispositivi di storage portabili e compatti. Ciò ha fatto sì che gli utenti si sentano liberi di trasferire i dati con la stessa disinvoltura con la quale utilizzano i propri PC/laptop. Ma questa disinvoltura in realtà è fonte di grandi rischi e genera un'area di vulnerabilità in continua espansione.
Una delle tattiche usate da alcune organizzazioni consiste nell'attuare un "blocco totale delle porte". Sebbene questa possa sembrare una soluzione radicale di mitigazione del problema, in realtà espone a un rischio di perdita dei dati imprevedibile, perché meno visibile. In questo whitepaper, esaminiamo i rischi connessi al blocco delle porte, dimostrando come un approccio meno drastico può offrire misure di protezione più robuste.
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